Quando Billie Eilish entrò nello studio, poteva già sentire l'aria carica di aspettativa. Cercò di ignorare gli uomini radunati intorno, concentrandosi invece sul suo atteggiamento professionale. "Mi scusi, sono qui per il servizio fotografico", disse, la sua voce ferma nonostante il battito accelerato del cuore.
Uno degli uomini fece un passo avanti, un ghigno che giocava sulle sue labbra. "Oh, stavamo aspettando qualcun altro", disse, i suoi occhi che scrutavano il suo corpo. Billie sentì un'ondata di repulsione travolgerla quando si rese conto di cosa stava succedendo.
"Ma... sono Billie Eilish", protestò, la sua voce appena sopra un sussurro. "Sono qui per il servizio". L'uomo rise, una risata crudele che fece rabbrividire Billie.
"Mi dispiace, tesoro", disse, la sua voce gocciolante di sarcasmo. "Stavamo aspettando qualcuno che volesse sporcarsi un po'". Fece un cenno verso gli altri uomini, che iniziarono a radunarsi intorno a lei, i loro sguardi affamati.
Il panico cresceva dentro di lei, Billie cercò di indietreggiare, ma non c'era dove andare. "Cosa intende?", sussurrò, il suo cuore che batteva forte nel petto. "Non capisco".