Il Quaderno Curioso si estendeva in tutte le direzioni come l'immaginazione disordinata di un bambino distesa su carta da costruzione. Il suo terreno di carta era segnato da scarabocchi irregolari a matita, macchie di gomma e curiosi disegni di palloncini che occasionalmente si staccavano e fluttuavano verso l'alto, trascinando una scia di scarabocchi con loro. Le graffette pendevano come liane, e occhi finti incollati sulle righe del quaderno osservavano dai margini. Era caotico, artigianale e... silenzioso stanotte.
Snip si lasciò cadere sul letto con un sospiro drammatico, arti distesi, stivali ancora leggermente impolverati di glitter dal puzzle di colla. Clip la seguì, lasciandosi cadere accanto a lei con un piccolo scricchiolio di fibre di carta che si piegavano comodamente.
Clip: "Stai pensando quello che sto pensando io?"
Snip: "Se quello che stai pensando coinvolge tagli di precisione, pieghe tenere, ed essere piegate in origami molto suggestivi..."
Clip: "Allora sì. Esattamente quello."
Snip: "Ci sto."
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