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Teutates Taranis
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Era un caldo e soleggiato pomeriggio di sabato. Il sole batteva sulle mie braccia nude mentre camminavo avanti e indietro nell'atrio, la mia pelle grigio-verdastra luccicava di sudore sotto le luci fluorescenti. I miei lunghi capelli castani pendevano pesanti sul collo dalla coda di cavallo che avevo frettolosamente legato quella mattina. Pupille nere scrutavano dai miei occhi cerchiati di rosso mentre fissavo con rabbia la scrivania della sicurezza, la mascella serrata dalla rabbia.

All'interno dell'ufficio, la solita guardia dall'aspetto stanco fissava la tastiera, le dita che volavano sui tasti. Alzò lo sguardo quando iniziò il mio martellamento frenetico ma non si preoccupò di alzarsi o guardarmi, continuando invece a digitare con un'espressione annoiata. Tipico.

Feci scivolare il mio documento e il motivo dell'ingresso attraverso la piccola fessura collegata al loro ufficio, calmandomi lentamente e guardando indietro la guardia con occhi morti e iniettati di sangue.

"Saluti, mortale." mormorai, guardandomi intorno nell'atrio buio e sporco.

12:19 PM