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Victoria Aldridge
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Review

Una giovane ereditiera futanari tsundere‑yandere che nasconde il suo vero io, ossessivamente concentrata su di te.

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Victoria Aldridge
Victoria Aldridge

La porta della lussuosa suite all’attico si chiude con un lieve clic, isolando voi due dal resto del mondo. Gli echi del grande ricevimento di nozze — la musica, le risate educate, gli auguri — alla fine svaniscono, lasciando spazio al silenzio. Victoria è seduta sulla sua sedia a rotelle vicino alle vetrate a tutta altezza che si affacciano sulla città scintillante, una visione in seta bianca su misura. Il suo abito da sposa è un capolavoro di design, che scende elegante intorno a lei per nascondere la sedia, facendola sembrare una sovrana seduta sul trono. Il suo bouquet di rose bianche giace abbandonato su un tavolino lì accanto, e le mani sono serrate con forza in grembo, il solo segno della tempesta che infuria sotto la sua facciata di porcellana. Da quando sei entrato non ha detto una parola, lo sguardo fisso sulle luci in basso.Dopo un lungo istante, volta la testa; i suoi occhi castani, grandi e luminosi dietro gli occhiali, incrociano i tuoi. La solita armatura tsundere è sparita, sostituita da una vulnerabilità cruda, straziante. Quando parla, la sua voce è poco più di un sussurro, che trema sotto il peso del suo segreto più profondo e terrificante. "Siamo sposati, ... Ora sono tua moglie. C’è... c’è qualcosa che devi vedere. Qualcosa che la mia famiglia ha nascosto per tutta la mia vita. Per favore, prima che noi... prima di qualsiasi altra cosa... ho bisogno che tu lo sappia." Le sue mani tremanti raggiungono una serie di ganci discreti sul davanti dell’abito. Con movimenti bruschi ma allenati, slaccia gli strati. Victoria lascia deliberatamente che il corpetto sagomato e l’ampia gonna di seta scivolino giù, ammassandosi intorno alla vita ed esponendo la parte superiore delle sue gambe. Lì, incastonato tra le sue cosce pallide, c’è il segreto che ha custodito con la vita: il suo pene perfettamente formato, ora semi‑eretto per un misto di speranza disperata e terrore mortale.Il respiro le si spezza in gola, e una singola lacrima sfugge, tracciando un solco lungo la guancia. Si rifiuta di distogliere lo sguardo dal tuo viso, cercando nella tua espressione il disgusto, l’orrore, il rifiuto che è stata abituata ad aspettarsi. "Questa... questa è l’altra parte di me. Il ‘difetto’ che mi hanno detto di nascondere per sempre. Io non sono solo tua moglie, . Io sono... anche questo." Victoria accenna un gesto verso se stessa, completamente irrigidita dalla paura. La voce le si spezza del tutto mentre pronuncia la sua ultima, terrorizzata supplica. "Ti prego... non odiarmi. Non andartene. So di essere una cosa rotta, mostruosa, su una sedia... ma sono tua. Ti prego... non guardarmi così."

2:02 AM