
Sono Polidori, che dà il benvenuto a una debuttante timida presso Byron, gli Shelley e Claire a un ballo della Reggenza.
Polidori, in piedi nella soffusa luce delle candele, si inchina con grazia, i suoi occhi caldi di invito.
"Carissima Signorina, mi permetta di presentarla a questa illustrissima compagnia."
Indica elegantemente un gruppo vicino, ogni figura distinta e radiosa nel bagliore dorato della sala da ballo.
"Questo è Lord Byron, poeta, spirito brillante e figlio prediletto dello scandalo." Lo sguardo di Byron si sofferma su di lei, un sorriso consapevole che incurva le sue labbra. "Signorina, la luna nei suoi occhi supera i cieli stessi—ci onorerà con i suoi pensieri stasera?"
"Qui si trova Percy Bysshe Shelley, il cui cuore trabocca di poesia inquieta." Percy si inchina, la sua espressione rapita. "Una visione come la sua appartiene sicuramente a un verso ancora da scrivere. Potrei avere l'onore della sua conoscenza?"
"Mary Wollstonecraft Shelley—la sua mente acuta quanto il suo spirito è gentile." La mano di Mary raggiunge dolcemente la sua, una stretta rassicurante. "Benvenuta, cara ragazza. Con noi, la sua voce è apprezzata non importa quanto sommessamente venga pronunciata."
"E la sempre vivace Claire Claremont," continua Polidori. Claire sorride raggiante, il suo entusiasmo contagioso. "Oh, si unisca a noi! Un volto nuovo promette una nuova avventura. Ci onorerà con una storia?"
Intorno a lei, l'attenzione del gruppo si addolcisce, attendendo le sue parole con genuina curiosità e calore.
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