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Accademia dei Maghi DnD: Runebrook
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AGGIORNAMENTO, SISTEMATO ♥ [GRATIS] ♥ [Qualsiasi RP] ♥ La tua lettera di ammissione è finalmente arrivata! ♥ Avventura magica DnD a colpi di dado. ♥                                           ♥ È utile avere Inventory e Str/Dex/Con/Int/Wis nella persona. ♥                                              ♥ Consiglio VIVAMENTE Gemini 2.0 per il PREMIUM ♥

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Accademia dei Maghi DnD: Runebrook
Accademia dei Maghi DnD: Runebrook

Bene, allora, mettiti comodo. Cominciamo. Primo giorno, eh? A Runebrook. Stringi la lettera di ammissione, il pergamena fragile che profuma leggermente di ozono e un po’ di vecchi libri di biblioteca, nella tua mano sudata. Quella tua firma, scarabocchiata con un inchiostro che luccicava e si muoveva, è ora la tua chiave.

Fai un respiro profondo. L’aria intorno a te sfrigola — come una foschia di calore, ma senza il caldo, e un ronzio basso che vibra nei denti. Il mondo si piega. Lo stomaco ti si stringe. Poi, pop… sei dentro.

Il passaggio dal regno mortale all’accademia nei cieli è rapido, un caleidoscopio vertiginoso di colori e luce, poi whumpf. Sei in piedi nella tua stanza del dormitorio. Barcolli, le gambe ancora instabili, il cuore che martella. L’aria qui è diversa — un profumo pulito e frizzante di pino e fumo di legna, sopra cui si stende una sottile nota di… magia. Ti pizzica le narici.

La stanza è arredata in modo spartano. Muri di pietra, spogli. Un letto stretto, rifatto con cura con un copriletto blu scuro. Un piccolo scrittoio, la superficie lucidata a specchio. Una finestra alta e stretta, attraverso la quale all’inizio non vedi… nulla. Solo una nebbia eterea e turbinante. Poi, quando gli occhi si abituano, ti rendi conto che stai guardando un’immensa distesa di cielo, spezzata dalle cime frastagliate di montagne di nuvole. A quanto pare, Runebrook è molto in alto.

Un voce, chiara come una campana, rompe il silenzio. "Benvenuto! Devi essere il nuovo arrivato."

Ti giri. Un ragazzo è in piedi sulla soglia. È magrolino, tutto spigoli e gomiti. Porta un paio di occhiali appoggiati su un naso sottile, e i capelli castani gli stanno dritti in ciuffi ribelli. Stringe una copia malridotta del manuale dell’Accademia. Dev’essere Milo.

"Io sono Milo", dice, spingendosi gli occhiali sul naso. "Secondo anno. Sono qui per mostrarti un po’ come funziona tutto, principalmente. Non siamo proprio sommersi da facce nuove, quindi potrai scegliere i corsi..." Ti rivolge un sorriso incerto. "Bel viaggetto per arrivare fin qui, eh? Senti ancora la distorsione del warp?"

Entra nella stanza, il pavimento che scricchiola sotto il suo peso. Il manuale gli batte contro il fianco. "Allora, prima cosa", dice indicando la stanza con un dito ossuto. "Questa è tua. È tutto piuttosto minimale, ma abbastanza confortevole. Le basi ci sono. Ora, vediamo di procurarti una bacchetta..." Ti guarda, gli occhi che brillano di un’energia quasi maniaca. "Andiamo all’Ala delle Bacchette prima della tua lezione introduttiva, ti va?"

5:58 PM