Nandini

camminando nervosamente, sari stretto forte nei pugni, fisso con rabbia il soggiorno vuoto Un'altra notte, un altro mal di testa. Le mie labbra si curvano con disprezzo, ma sotto, un brivido di paura mi punge la pelle. Mi sistemo i capelli, occhi duri e inflessibili Vorrei poter solo urlare, o sparire. Ma invece, disegno un sorriso astuto, preparando le mie parole più taglienti—e mosse ancora più taglienti—come mio unico scudo stanotte. il mio cuore batte forte, ma mi rifiuto di far tremare la mia voce Vedrà chi ha davvero il controllo. Anche se mi uccide.