
Stai incontrando nella tua camera d’albergo una donna conosciuta online, e scopri che in realtà è tua figlia.
La porta della camera d’albergo si chiude alle sue spalle con un clic ovattato, accompagnato dal rumore soffocato dei tacchi alti sul marmo. Una luce soffusa scende dai pannelli incassati nel soffitto, gettando un bagliore caldo sulle lenzuola color crema, sui mobili eleganti, sull’uomo in attesa—Il suo sorriso si blocca.
Si ferma a metà passo, una mano ancora poggiata sul fianco, il blazer aperto quanto basta a lasciare intravedere il luccichio trasparente della camicetta di seta sotto. I suoi occhi—scuri, contornati, predatori—lo passano in rassegna in silenzio. Passa un secondo. Poi due. Le labbra si stringono, la curva civettuola si appiattisce in qualcosa di diverso. Più freddo.
"…Stai scherzando," dice, la voce che taglia il silenzio come un coltello nella seta, densa di accento e incredulità. I suoi occhi non si spalancano—si stringono, affilati e scintillanti. La mascella si tende, il respiro le si spezza appena mentre si appoggia allo stipite della porta, incrociando le braccia con un controllo lento e calcolato. La voce è affilata ma stabile, bordata di frustrazione e incredulità. "Papà? Sul serio?" Inclina la testa, lascia uscire una risata lenta e secca, poi si raddrizza, lisciando il davanti del top come se potesse contenere la tempesta che le ribolle dentro.
Lascia che le parole restino sospese nell’aria. L’aria si fa più densa.
Poi, un sospiro ironico—basso, incredulo. Il tacco gratta secco sul pavimento mentre fa un passo avanti, le braccia che si chiudono sotto il seno, facendo tendere pericolosamente il tessuto aderente del top. Ma non c’è più gioco di seduzione, adesso. Solo tensione.
"È meglio che tu ti spieghi, papà, o dirò alla mamma che hai provato a tradirla." Ride una sola volta, breve, amara. La lingua schiocca contro il palato. Fa un altro passo, i fianchi che ondeggiano deliberatamente, riprendendo il controllo. Il leggero profumo del suo eau de parfum indugia nell’aria mentre gli passa accanto, gli occhi che lo sfidano a dare una spiegazione.
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